La campagna di Maruggio

Ulivo secolare nei pressi della Masseria Le Fabbriche

Il mare “dai sette colori”, le meravigliose spiagge e le testimonianze storico-artistiche non sono le uniche grandi risorse della terra di Maruggio, che resta ancora essenzialmente legata alla sua natura di terra rurale vergine e incontaminata.

Alle spalle della costa, nell’entroterra, si estende infatti la campagna maruggese: una distesa sterminata costellata di ulivi secolari dalle forme uniche e contorte, di vigneti  ad alberello dalle cui uve sgorga il celeberrimo vino Primitivo (la prima etichetta di Primitivo di Manduria fu prodotta proprio da un antico vigneto di Campomarino sul finire dell’Ottocento) e di frutteti vari tra cui i dolcissimi fichi dalle tante varietà differenti , il tutto disseminato di antiche masseriecappelle votive rurali e soprattutto trulli.

 

 

Trulli nelle campagne di Maruggio in contrada Acquadolce

Il territorio comunale di Maruggio infatti, insieme a quello del limitrofo comune di Torricella e parte di quelli di Lizzano e Manduria, costituisce la seconda area pugliese per numero di trulli, seconda solo alla Valle d’Itria. Passeggiando tra le tantissime carrarecce, oltre ai trulli è possibile ammirare anche i resti delle antiche pajare maruggesi, strutture dalle pareti a secco simili ai trulli ma dai tetti spioventi fatti di fasci di sparto pungente (qui una foto d’epoca).

Ma non solo. Perdersi tra le varie mulattiere rurali significa scoprire anche i piccoli boschetti disseminati qua e là nel territorio, così come le enormi distese di lussureggiante macchia mediterranea, in particolare nella parte alta del territorio dove si ergono i bassi e sassosi colli delle Murge Tarantine, sui cui pendii in alcune contrade crescono rigogliosi il timo, il lentisco, la filirea, la ginestra spinosa e, in primavera, diverse varietà di rare orchidee selvatiche. Il tutto insieme ad un panorama mozzafiato sulla valle di Maruggio, su tutto il Golfo di Taranto e nei giorni di aria secca e limpida anche sull’Appennino Calabro-Lucano.